In occasione del mese contro il tumore della cervice uterina (Gennaio e' quasi finito, ma la prevenzione non si ferma!) ho deciso di parlare un pò di alimentazione e tumori. Esiste davvero una dieta contro il cancro? No, non esiste. Esiste, pero', un'alimentazione varia, equilibrata e normocalorica che aiuta il nostro corpo a lavorare meglio e a combattere in modo più efficace infezioni e alterazioni cellulari. È riportato in letteratura che modifiche delle abitudini alimentari può evitare dal 30 al 50% delle nuove diagnosi di cancro. In letteratura viene riportato anche che un BMI tra 19 e 24 e' quello che piu' si associa con una riduzione di patologie cronico- degenerative e tumorali.
La Dieta Mediterranea è in assoluto la dieta che la letteratura scientifica riporta come modello per eccellenza, ricca in frutta e verdura, olio di oliva, frutta secca e cereali integrali. Infatti dal 2010 e' stata riconosciuta dall’UNESCO “eredità culturale intangibile” per preservare le caratteristiche locali della biodiversità mediterranea e per promuovere una tipologia di dieta in grado di apportare dei benefici alla salute umana. Questa dieta, tuttavia, non è solo un modo di alimentarsi, ma un modo di approcciarsi al cibo, che ne comprende la scelta la preparazione e l'aspetto di convivialità. Il modello mediterraneo, puntando sulla stagionalità degli ortaggi e limitando la carne rossa ed il pesce, ha un suo vantaggio anche sull'impatto ambientale.
Analizziamo allora i punti cardine della dieta mediterranea, cui fanno riferimento le linee guida per una sala alimentazione.
La base della piramide alimentare prevede dalle 3 all3 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, variando il più possibile tra i colori e cercando di rispettare il piu' possibile la stagionalità'. Frutta e verdura apportano acqua, fibre, vitamine, minerali e sostanze bioattive , che contribuiscono positivamente sulla salute. Ad esempio le verdure della famiglia delle crucifere (broccoli,cavolo nero, cavolo cappuccio cavolfiore etc), verdure a foglia larga ricchi in selenio e acido folico (spinaci,biete,erbette, lattuga, radicchio), verdure ricche in carotenoidi e licopeni( carote e pomodori ad esempio ma anche peperoni cocomero e papaya) riducono il rischio di neoplasia mammaria, colon-retto, prostata e polmone. Fermiamoci un attimo a parlare della stagionalità: quante volte al supermercato troviamo tutto in ogni stagione? Questo comporta una coltivazione in serra con l'utilizzo di concimi e luce artificiale.Sembre meglio preferire frutta e verdura che sono di stagione, meglio se biologici. Oltre all'impatto delle sostanze come concimi sul nostro stato di salute globale, in letteratura alcuni studi che mostrano come alcune sostanze possano influenzare la fertilità e successivamente anche avere un impatto su l'outcome della gravidanza.
Da consumare quotidianamente anche i cereali: spesso ci limitiamo a pane e pasta di grano tenero o grano duro, riso bianco, a volte la carbofobia ci porta ad escluderli, nell'illusione di un rapido e duraturo calo ponderale. In realtà' non e' cosi' ed escludere un gruppo alimentare non va mai bene, rispetto al passato pero' si e' perso il consumo di farine integrali, di segale, di grano saraceno e molte varietà di cereali in chicco (farro, orzo, quinoa, amaranto, avena, grano saraceno) che invece rappresentano un'ottima alternativa per minestre, piatti freddi ma anche caldi (mi viene in mente un fantastico cous cous integrale con pollo e verdure!). Questa tipologia di cereali, ricca in fibra e con un impatto piu' moderato sulla glicemia, andrebbe consumata piu' spesso.
Un piatto bilanciato non può mancare di proteine: carne rossa e bianca con moderazione (circa 2 volte alla settimana, pesce (2 volte alla settimana, variando tra pesci crostacei e molluschi) e le proteine vegetali, da consumare almeno 2 volte alla settimana: sono povere in colesterolo, ricche in ferro e calcio, ed estremamente versatili. Parliamo poi dei grassi? Eh già, perché non vanno esclusi dalla dieta (le membrane delle cellule sono costituite da trigliceridi e molti ormoni sessuali derivano dal colesterolo),ma vanno consumati scegliendo quelli “buoni” ad esempio l'olio di oliva (meglio se spremuto a freddo) e la frutta secca (ottima opzione per uno spuntino saziante che non comporti un repentino innalzamento glicemico), consumati con moderazione in quanto calorici.
L'alimentazione puo' davvero diventare un alleato della nostra salute e come donne e mamme, passa da noi l'esempio e l'educazione alimentare dei nostri bambini. Abituiamoli a provare sapori e colori, assecondiamoli nelle loro preferenze, naturalmente, ma stimoliamoli ad assaggiare, anche uno stesso alimento cucinato in modo diverso, ad arricchire con erbe aromatiche e spezie.
Questo tipo di dieta richiede sicuramente più tempo e più organizzazione (ahime' le verdure non si cucinano da sole!), e a scelta attenta dei prodotti di qualità e di stagione può sembrare una scelta anche più costosa ma non è così! Alla lunga il nostro corpo ci ringrazierà per questo atto d'amore verso la nostra salute.


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